Le Valli del Natisone

Tradizioni e sapori che si fondono in una ricca proposta enogastronomica

Le Valli del Natisone, situate nel cuore del Friuli Venezia Giulia al confine con la Slovenia, rappresentano un angolo d’Italia dove natura, storia e cultura si fondono  in maniera unica. Questo territorio montano è caratterizzato da paesaggi incontaminati, attraversati da fiumi limpidi come il Natisone, che danno il nome alla zona, e ricchi di boschi, pascoli e sentieri ideali per gli amanti delle escursioni e della natura.

Le principali località, come San Pietro al Natisone, capoluogo delle valli, e Cividale del Friuli, cittadina di straordinaria importanza storica e patrimonio dell’UNESCO, sono tappe imperdibili. Cividale, fondata dai Romani e arricchita dalla presenza longobarda, conserva monumenti straordinari come il Tempietto Longobardo e il Ponte del Diavolo, simbolo della città.

Tra i luoghi turistici più affascinanti delle Valli del Natisone vi è il Santuario di Castelmonte, antico luogo di pellegrinaggio immerso nel verde, che offre una vista mozzafiato su tutta la valle. Le valli sono anche note per le suggestive grotte carsiche, come le Grotte di San Giovanni d’Antro, che custodiscono al loro interno una chiesetta medievale scavata nella roccia, un luogo carico di mistero e spiritualità.

Le Valli del Natisone offrono dunque un’esperienza autentica e fuori dai circuiti turistici di massa, dove è possibile immergersi nella storia, esplorare la natura e assaporare la cultura enogastronomica del territorio, legata alle antiche tradizioni friulane e slovene.

Il fiume Natisone

Tradizioni e sapori che si fondono in una ricca proposta enogastronomica

Il fiume Natisone nasce dalle Alpi Giulie, in Slovenia, e attraversa le Valli del Natisone nel Friuli Venezia Giulia prima di unirsi al fiume Torre e sfociare nel Mare Adriatico. Con le sue acque limpide e fredde, alimentate da sorgenti montane, il Natisone ha modellato nei secoli un paesaggio affascinante, fatto di gole profonde, forre e terrazze fluviali. La purezza delle sue acque e la biodiversità delle sue rive ne fanno un ecosistema prezioso, popolato da trote e altre specie ittiche.

Il fiume è circondato da una vegetazione rigogliosa, fatta di boschi di latifoglie e prati montani, offrendo un ambiente ideale per chi ama le escursioni, il trekking e le attività all’aperto. Il Natisone, inoltre, è famoso per i suoi torrenti impetuosi, che hanno scavato grotte e forre naturali, come quelle di San Giovanni d’Antro, creando scorci di rara bellezza.

Ponte del Diavolo - Cividale (scorcio)  

Il Natisone ha un legame profondo con la storia e la cultura delle Valli del Natisone e delle aree circostanti. Fin dall’antichità, il fiume è stato una via di comunicazione naturale, utilizzato dai Romani come collegamento tra la pianura friulana e le terre oltre le Alpi Giulie.

 L’importanza storica del Natisone è evidente nella città di Cividale del Friuli, fondata da Giulio Cesare e successivamente divenuta un importante centro longobardo. Il Ponte del Diavolo, uno dei simboli di Cividale, attraversa il fiume in uno dei suoi punti più spettacolari: la leggenda racconta che fu costruito in una sola notte grazie a un patto con il diavolo, una narrazione che aggiunge fascino e mistero alla storia del luogo.

Nel corso dei secoli, il Natisone ha sostenuto le comunità locali non solo come fonte d’acqua, ma anche come risorsa per l’agricoltura e la produzione di energia idraulica. Anche oggi, il legame con il fiume si riflette nelle attività agricole delle valli, come la coltivazione di ortaggi e la produzione di miele, che beneficiano delle acque del Natisone.

Il fiume Natisone è anche un paradiso per i pescatori, attratti dalla purezza delle acque e dalla varietà di specie ittiche presenti. La trota fario è una delle prede più ambite per i pescatori sportivi, grazie alla sua capacità di adattarsi alle acque veloci e fredde del fiume. 

 I regolamenti sulla pesca sono piuttosto rigorosi, con periodi di chiusura e regole specifiche sulle dimensioni minime delle catture, per proteggere l’ecosistema del fiume e garantire la sostenibilità delle sue risorse.

La pesca lungo il Natisone è anche un modo per immergersi nella natura e godere della tranquillità del paesaggio circostante. Il fiume, con le sue acque trasparenti, le piccole rapide e le pozze nascoste, offre un contesto ideale per chi cerca momenti di pace e contemplazione, oltre alla sfida della pesca.

Ponte del Diavolo - Cividale  

San Pietro al Natisone

Città medievale, incontro di culture

San Pietro al Natisone, situato nelle omonime valli del Friuli Venezia Giulia, è un piccolo comune ricco di storia e tradizioni culturali. Fondato in epoca medievale, il paese ha sempre svolto un ruolo importante come punto di incontro tra la cultura italiana e quella slovena, con cui condivide il confine. La sua storia è legata alla vicinanza di Cividale del Friuli e al passaggio di diverse civiltà, dai Romani ai Longobardi.

San Pietro è nota per la produzione di formaggi, salumi e miele, frutto della tradizione agro-pastorale delle valli circostanti. Tra i luoghi di interesse spicca il Museo Multimediale delle Valli del Natisone, che racconta la storia e la cultura locale, e la vicina Chiesa di San Quirino, un gioiello di architettura religiosa con affreschi antichi. San Pietro è inoltre un ottimo punto di partenza per escursioni naturalistiche nelle valli, che offrono panorami incontaminati e sentieri che conducono a grotte e punti panoramici.

Foto di Romeo Pignat   
Monumento al minatore - Foto di Romeo Pignat  

Il municipio, con la sua architettura storica, è uno dei simboli del paese, spesso punto di partenza per chi vuole esplorare la zona. A pochi passi, si trova il Monumento al Minatore, un omaggio toccante alla tradizione mineraria locale, che ricorda l’importanza di questo mestiere per la comunità. 

San Pietro è anche un ottimo punto di accesso per escursioni nelle valli circostanti, dove si possono scoprire paesaggi incontaminati e le famose chiesette votive. Il borgo, con il suo mix di cultura, storia e natura, rappresenta una meta ideale per chi cerca un’esperienza autentica e lontana dai percorsi turistici più battuti.

San Giovanni d'Antro

Un viaggio tra arte, storia e mito

La Grotta-Chiesa di San Giovanni d’Antro, situata nelle Valli del Natisone a 348 metri di altitudine, è un sito ricco di storia, arte e mitologia. Accessibile tramite 86 gradini, questo gioiello naturale ospita testimonianze preistoriche, romane e longobarde. La chiesa rupestre tardogotica, con affreschi enigmatici, si affaccia su una vasta caverna calcarea. Il percorso turistico di 300 metri esplora un sistema sotterraneo di laghetti e meandri che si estende per oltre 5 km sotto il Monte Mladesiena, un luogo unico modellato dall’acqua.

La Grotta

La Grotta di San Giovanni d’Antro si distingue per la sua particolare conformazione naturale. Si trova all’interno di una grande cavità carsica, caratterizzata da ampie sale e pareti calcaree che creano un’atmosfera suggestiva e primitiva. La grotta si sviluppa su più livelli, e per accedervi bisogna salire una scalinata ripida e stretta scavata direttamente nella roccia. 

Un aspetto affascinante è la presenza di un piccolo corso d’acqua sotterraneo, che scorre all’interno della grotta e contribuisce a rendere l’ambiente ancora più mistico e tranquillo. Questa sorgente naturale non solo arricchisce la bellezza del luogo, ma simboleggia anche un legame profondo con la natura e la spiritualità.

Foto di Romeo Pignat  
Foto di Romeo Pignat  

La Cappella dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista

La Cappella dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, situata all’interno della Grotta di San Giovanni d’Antro è accessibile tramite una lunga scalinata in pietra, la struttura ha sempre avuto una duplice funzione: religiosa e difensiva, utilizzata come rifugio durante i conflitti medievali.

L’interno è arricchito da elementi gotici e rinascimentali, con un altare ligneo finemente scolpito del XVI secolo. L’ambiente della grotta, unito alla cappella, crea un’atmosfera suggestiva, che evoca spiritualità e mistero. La grotta stessa ha una lunga storia di utilizzo, abitata fin dai tempi preistorici, e nel Medioevo divenne un importante luogo di culto cristiano, frequentato dai fedeli della zona.

 

Le 44 Chiesette votive

Spiritualità e storia nelle Valli del Natisone

Le 44 chiesette votive delle Valli del Natisone sono autentici tesori architettonici, che testimoniano una storia profonda di fede e tradizione. Questi edifici, costruiti tra il XII e il XVI secolo, rappresentano non solo luoghi di culto, ma anche simboli di identità e coesione per le comunità locali, spesso situate in zone isolate e difficilmente accessibili. La loro presenza sulle pendici delle montagne, immerse in paesaggi suggestivi, crea un legame indissolubile tra la spiritualità e la natura circostante.

Le chiesette, caratterizzate da una combinazione armoniosa di pietra, legno e oro, riflettono la maestria degli artigiani locali e l’influenza delle correnti artistiche mitteleuropee. La pietra, robusta e resistente, costituisce la struttura principale degli edifici, mentre il legno, caldo e accogliente, è utilizzato per gli interni e per gli altari, riccamente scolpiti. L’oro, infine, arricchisce gli altari e gli elementi decorativi, simboleggiando la luce divina che guida i fedeli.

Queste chiesette non sono solo monumenti religiosi, ma veri e propri punti di riferimento per le comunità delle Valli del Natisone, che attraverso i secoli hanno mantenuto vive le tradizioni e le celebrazioni legate a questi luoghi sacri

Gli affreschi e le opere d’arte presenti al loro interno, realizzati da artisti della scuola slovena di Škofja Loka, aggiungono ulteriore valore a questi edifici, rendendoli non solo mete di pellegrinaggio, ma anche testimonianze di un patrimonio culturale e artistico unico.

Oggi, visitare le chiesette votive delle Valli del Natisone significa immergersi in un passato ricco di storia, fede e arte, scoprendo un patrimonio che continua a vivere nel presente, mantenendo viva la memoria e l’identità di queste comunità montane.

Chiesetta S. Donato a Lasiz - Foto di Romeo Pignat   
Chiesetta di S. Giacomo a Bacis - Foto di Romeo Pignat
Chiesetta di S. Giacomo a Bacis - Foto di Romeo Pignat  

Il Cammino delle Chiese Votive

Il percorso delle 44 chiesette votive delle Valli del Natisone è un’esperienza davvero unica.

Suddiviso in 10 tappe, questo itinerario è ideale per esplorare una regione ricca di storia, cultura e bellezze naturali. Lungo il percorso principale, i visitatori possono ammirare 35 delle chiesette, piccoli gioielli architettonici che offrono un prezioso spaccato della spiritualità e della tradizione locale. 

Chi desidera visitarle tutte ha a disposizione alcune varianti del cammino, che permettono di esplorare anche le chiese più nascoste e remote.

Il percorso è stato accuratamente progettato per attraversare ogni angolo di questo territorio affascinante. Si sviluppa su sentieri ben curati e strade forestali, tutte dotate di una segnaletica chiara e costantemente mantenuta, rendendo il cammino accessibile a tutti.